Fabiano è una guardia giurata di un centro commerciale, vive a Genova in un appartamento condiviso con un ragazzo misterioso, poco presente, silenzioso e poco incline a stringere relazioni.
Fabiano ha una ragazza che ama, anche lei lavora nel suo stesso centro commerciale. Per quanto la sua relazione funzioni non esita a occhieggiare l’amica un po’ sfrontata e piacente della morosa. La vita di Fabiano scorre tranquilla finché non trova nella cassetta della posta due semplici parole dal contenuto però devastante: ti odio.
Non sa se dar peso alla cosa o meno però insomma non si sente molto tranquillo, anche la fidanzata si agita un po’ ma con la vacanza romantica a Venezia all’orizzonte accantonano momentaneamente quello che potrebbe essere semplicemente uno scherzo di cattivo gusto.
A Venezia però le cose non andranno bene.
Il biglietto avrà un seguito e Fabiano tra varie riflessioni finisce per sospettare del suo inquilino.
La sorpresa che gli inquirenti troveranno quando varcheranno la porta dell’appartamento che Fabiano condivide con l’altro ragazzo sarà mostruosa…
È un thriller ricco di suspance, raccontato da due punti di vista: Fabiano e l’inquilino.
È un thriller geniale, costruito bene, nei minimi particolari fin dalle prime pagine, la fine vi sorprenderà e ripensando all’intero romanzo scoprirete che l’autore ha sapientemente gettato piccoli indizi.
Nella seconda parte del libro il ritmo si fa serrato e spietato, le parole si susseguono velocemente, il lettore riesce a immedesimarsi nella situazione tanto da trattenere il fiato lui stesso.
È sempre difficile parlare di un thriller perché ogni parola può facilmente trasformarsi in spoiler però vi volevo dire, restando sul vago, che questa storia mi ha ricordato molto un fatto di cronaca recentemente accaduto. L’autore non ha naturalmente preso ispirazione da quel fatto visto che la stampa del libro è antecedente l’accaduto però l’essere così quasi verosimile, così vicino alla realtà rende ancora più intensa e immersiva l’esperienza della lettura.
Io sono un’amante di Stephen King, non so se l’ho mai detto ma lo amo proprio perché riesce a narrare il Male in modo molto vicino e comune, riesce a rendere partecipe il lettore alle vicende, raccontando anche le sue paure, le sue ansie, che percependole reali, rendono il libro più credibile e pertanto più pauroso. Con le dovute proporzioni, non me ne voglia Mirko ma il Re è il Re, anche Mirko è riuscito in questo, ha creato una storia realistica nel suo orrore, Fabiano potremmo essere noi, potrebbe essere il nostro vicino, un nostro parente, così come il suo inquilino misterioso potrebbe essere il nostro.