Il rock scorre nelle vene dell’autore, dei suoi amici e inevitabilmente passa inarrestabile anche in quelle dei lettori! Un romanzo completo, perfetto, con uno stile fluido, particolare, capace di far immergere il lettore nelle situazioni, nei luoghi, nell’essenza vera delle esperienze dei suoi protagonisti. Il protagonista è Teo, in arte Kabra, il romanzo inizia quando è ragazzino e tra una gita in montagna e campeggi estivi coltiva la passione per la musica insieme ai suoi più fedeli amici.
Le amicizie col tempo cambiano, ci sono amici fedeli che restano al fianco sempre, altri che sono come meteore, altri che restano vicini con il cuore ma la vita vuole che prendano strade diverse, talvolta anche lontane geograficamente.
“Siero nero” è un vortice di emozioni, mi sono commossa spesso devo ammettere, leggendo di amicizie, di amori, di fallimenti e grandi soddisfazioni. L’autore riesce molto bene a raccontare il vissuto di un ragazzino che pian piano diventa uomo, si costruisce una famiglia, diventa padre sempre costantemente accompagnato dalla musica. Musica di cui inizialmente è solo spettatore entusiasta e poi pian piano ne diventa sempre più protagonista attivo e di successo. Non è tutto oro quello che luccica però recita un proverbio famoso… la vita di Teo sarà costellata di fatiche e trappole, di emozioni intense e di gioie. L’ascesa verso il successo non è solo folle urlanti e adrenalina sprizzante da ogni poro, ma ci sono anche contratti discografici, agenti che in primis hanno a cuore i loro guadagni economici più che il benessere dei musicisti. Farsi strada tra dinamiche di questo tipo non è facile, spesso il successo acceca, il siero nero si riversa nelle vene sempre più prepotente e prima che tu te ne accorga il tuo sangue ne è quasi completamente avvelenato.
Si inizia tutti ragazzini con grandi sogni, poi c’è chi lascia la musica, chi continua a considerare la band un modo per ritrovarsi tra amici del cuore e passare del tempo insieme e chi punta a qualcosa di più, chi comincia a intravedere del potenziale e vuole sfruttarlo al meglio. Bene, far coincidere queste mentalità non è affatto facile ed è per questo che la band di Teo nata con il nome di “Comerider”, divenuta poi “Sesto Elemento” cambierà formazione, interpreti e arrangiamenti.
È un romanzo in parte autobiografico, la band Sesto Elemento esiste realmente e li potete andare a cercare su facebook con il nome “Sesto Elemento VIE” e in parte l’autore ha fatto fluire la fantasia per costruire un romanzo bellissimo, avvincente, tanto emozionante e accattivante.
Sono entusiasta di questo prodotto, avevo aspettative altissime che per fortuna non sono state deluse. Ho amato lo stile di scrittura dell’autore, come racconta le vicende, è riuscito a dare spessore e tridimensionalità ai personaggi, riuscivo bene a immaginarmeli davanti agli occhi. Il mio preferito in assoluto è Simo, per Teo invece ho provato emozioni contrastanti perché per la strada che stava prendendo ho iniziato ad apprezzarlo un po’ meno ma poi per fortuna le sue doti umane, la sua anima buona intravista all’inizio ha avuto la meglio sul resto pertanto non provo amarezza.
Questo romanzo insegna una gran cosa: gli affetti sono il bene più prezioso che abbiamo, più dei milioni, più della fama. Senza affetti siamo soli, siamo persi. Non sono le banconote verdi che ci scaldano il cuore ma una moglie affettuosa, dei figli amorevoli, degli amici fedeli.