Conosciamo Alice da ragazzina, frequenta le medie e seguiamo il suo percorso di vita ripercorrendo con lei le tappe più importanti fino all’età adulta.
Come recita il titolo questo libro è un diario, un diario vero, Alice racconta gli episodi, le sue emozioni, i suoi pensieri in modo fluido e diretto come parlasse ad un amico.
Alice affida alle pagine bianche il compito di conservare i suoi ricordi, sia quelli belli sia quelli brutti. La vediamo crescere e cambiare, da ragazzina timida e impacciata a una bella ragazza sicura di sé che sceglie e cerca di intraprendere la strada della moda.
Alice, come molti adolescenti, verrà bullizzata, soffrirà molto per questo. Per fortuna però vive quegli anni terribili insieme ad un ragazzo molto buono e protettivo che in parte la aiuterà a superare certi momenti.
Conosceremo gli amori e le amicizie di Alice, il suo percorso scolastico travagliato.
Vi consiglio molto la lettura di questo libro perché credo che chiunque di voi possa immedesimarsi in Alice, magari non in tutte le sue scelte ma sicuramente in alcune sì. Io stessa non ho condiviso molte sue scelte: le ho trovate troppo distanti dal mio modo di pensare e se in partenza eravamo molto simili lei poi ha preso una strada completamente diversa dalla mia. Ma non importa, ho apprezzato molto il libro perché mi ha permesso di riflettere, di provare a immedesimarmi in scelte per me pazzesche. La scrittura dell’autrice mi piace moltissimo, avevo già letto un altro libro suo “Come un angelo caduto dal cielo” che vi consiglio tantissimo: tratta un tema completamente diverso ma la protagonista è sempre una ragazza.
Tornando a “Il diario segreto di Alice” stavo dicendo che è un libro, un diario, che vi permette di fare un viaggio a ritroso nella vostra adolescenza, un viaggio bellissimo, movimentato, ricco di avvenimenti.
Alice mi ha insegnato a non darmi mai per vinta, a non mollare mai nelle situazioni anche quelle più impervie, più difficili. Ha avuto difficoltà a scuola ma è riuscita comunque provando e riprovando a trovare la sua strada. Come me anche lei ha provato più percorsi, ha tentato esperienze diverse prima di trovare il suo posto nel mondo.
Ha avuto un’adolescenza movimentata e pazzerella se vogliamo. Non è stata certo una figlia facile per i genitori che lei dipinge come bravissime persone, molto accomodanti e rispettose dei suoi colpi di testa. Consapevoli che crescendo avrebbe capito da sola la strada giusta da prendere, ma in quei momenti aveva bisogno di sfogarsi, di sperimentare e loro glielo hanno permesso.
Alice mostra bene nei suoi comportamenti i segni di cattiverie ricevute. Da ragazzina timida e quasi trasparente ha voluto emergere a tutti i costi sfociando forse nell’eccesso dalla parte opposta. Aveva sete di attenzioni, di complimenti, di visibilità tanto da rischiare di finire in situazioni compromettenti per lei, per la sua dignità. Per fortuna la sua intelligenza e credo anche l’educazione impartita dai genitori le hanno permesso di fermarsi sempre un attimo prima, di capire quando era giusto fermarsi per non eccedere e finire nel fare cose di cui si sarebbe pentita poco dopo.