Ascanio è un uomo anziano ormai prossimo alla morte. Una notte sente una civetta e degli scampanellii sinistri provenire dall’esterno della sua Villa Blu. Compreso che la sua fine è vicina decide di impugnare la penna e scrivere il testamento. È molto generoso Ascanio e lascia i suoi averi a vari amici tra cui i suoi splendidi e amatissimi nipoti. A loro lascia la sua enorme e bellissima Villa Blu. Tommaso, Francesco e Alessio dunque, venuti a sapere della scomparsa del nonno si recano dal notaio per scoprire il contenuto del testamento. Si dirigono poi a Villa Blu, immensi i ricordi e le belle sensazioni nostalgiche. Sono molto uniti come fratelli, si vogliono un gran bene credo dovuto anche al fatto che si ritrovano una madre poco affettuosa, poco interessata a loro e molto più interessata alle feste, alle apparizioni mondane e al suo lavoro. A Villa Blu iniziano a sfogliare libri e vedono una foto antica che ritrae il nonno insieme a suo fratello prematuramente scomparso: Massenzio.
Il soggiorno dei ragazzi a Villa Blu non sarà facile e sereno. Pian piano cose strane iniziano ad accadere, malefici, litigi, nervosismi. La narrazione alterna momenti attuali a momenti passati quando nonno Ascanio era giovane e Nerina iniziava a far mostra delle sue perfidie. Nerina fin da giovane si dimostra cattiva, si nutre della tristezza e della rabbia altrui, gode nel vedere le altre donne soffrire quindi sceglie appositamente di ammaliare e conquistare uomini sposati o comunque occupati. Chiunque si metta tra lei e il suo obbiettivo verrà punito severamente da lei. Nerina rappresenta la cattiveria, l’invidia e l’odio, viene dipinta con tratti quasi caricaturali, soprattutto all’inizio del libro, il suo personaggio è molto definito. Esattamente contrapposta a Nerina c’è Amabile, la fata buona, la dolce donnona pasticcera. Molto tenera, sempre pronta a confortare e coccolare. Fa del bene e influenza positivamente l’ambiente.
Oltre a queste due donne ci sono altri elementi che ricorrono tra il prima e il dopo, tra il momento di gioventù di Ascanio e il momento che segue la sua morte e l’arrivo dei nipoti a Villa Blu. Come se il ciclo si ripetesse, come se Massenzio rivivesse in uno dei nipoti e facesse ripartire il ciclo degli avvenimenti. Ai tempi di Massenzio vinse il male, chissà se il male riuscirà a trionfare una seconda volta?
Di questo libro ho apprezzato tantissimo in particolare il primo capitolo, credo uno dei più belli mai letti. Ricco di suspance, si ha la consapevolezza di essere immersi in un’atmosfera tetra e paurosa, tutto pare enunciare l’inizio della fine…
Mi sono affezionata molto ai ragazzi, ho vissuto la vicenda con loro con tanto trasporto e commozione. L’amore, l’affetto tra loro e per il nonno è palpabile tra le pagine e mi è piaciuto tanto. Ho apprezzato inoltre che in questo romanzo vengono trattate tematiche LGBT senza dare enfasi, raccontandole con naturalezza e semplicità. L’amore è universale e a 360° e Gianni Verdoliva nel suo romanzo lo ha dimostrato. Due sono le storie d’amore principali all’interno del libro, in qualche modo legate, entrambe descritte benissimo e molto appassionanti. Apprezzo tantissimo quando si parla d’amore in modo maturo, profondo e serio e l’autore ci è riuscito egregiamente.
Credo, ma questa è un’interpretazione personale, che il ciclo tra passato e presente si formi anche grazie a due donne che in qualche modo ricalcano un po’ le due donne prima nominate ovvero Nerina e Amabile. La mamma dei ragazzi, col suo modo asettico e privo di altruismo richiama Nerina, entrambe sono donne avvenenti che sfruttano la loro bellezza per incantare, non per donare amore. Certo Nerina è molto più cattiva, per quanto riguarda invece la donna buona e dolce non posso non pensare alla reverenda Katherine, una donna dolcissima che avrà un ruolo speciale e tenerissimo nella vicenda.
L’atmosfera del romanzo è surreale, si respira tra le pagine aria di tempesta e l’arrivo di avvenimenti nefasti, contrapposto a ciò però vi è l’immenso bene e amore che si vogliono i protagonisti positivi del libro. L’autore in questo romanzo ha creato una perfetta contrapposizione tra bene e male, tra amore e cattiveria. Il bene viene raccontato in modo realistico mentre il male è talvolta caricaturato, come a voler accentuare i suoi tratti per rendere più evidente il male che normalmente alberga in molte persone. Nerina è invidiosa e perfida, quante persone invidiose e capaci dunque di fare del male esistono su questa Terra?